Può un oggetto nuovo, ancora non ben definito né ben conosciuto ma innovativo, essere adatto all’esportazione? In alcuni rapporti (fra il 1856 e il 1857) sulla Situation Industrielle di Saint-Paul appaiono indizi su “spedizioni all’estero” che riguardano molto probabilmente le pipe in radica. Più esplicito è il racconto di Jules Ligier apparso nella prima parte di questa storia nel quale si afferma...
Siamo entusiasti di condividere con voi un articolo speciale che ci presenta una iniziativa unica nel suo genere: l'Accademia della Pipa. Questo straordinario luogo rappresenta il cuore pulsante dell'arte della pipa, dove artigiani esperti condividono il loro prezioso sapere con altri artigiani per perfezionare la loro abilità e passione. Al Pascià selezionerà e presenterà le migliori creazioni che prenderanno forma...
Tutto iniziò in quel “preciso” momento in cui la foglia secca di una certa pianta prese fuoco e qualcuno ne aspirò il fumo. Fatto fortuito, catena di casualità, serie di concomitanze che si possono solo immaginare, rinunciando dunque alla precisione! La pipa venne poi, dando inizio a una lunga e avventurosa marcia attraverso materiali, tecnologie, forme. Materiali naturali, naturali più o meno modificati, talmente...
Archives départementales des Pyrénées Orientales cote 6M741 In alto i dati generali: Département des Pyrénées Orientales; Situation Industrielle; Commune de S. Paul; 3me trimestre 1856. Al centro una tabella che occupa gran parte del foglio. In basso il nome del comune (Saint Paul) la data (le 16 octobre 1856) e la firma del sindaco Henri Busquet. Quelli sulla “situazione industriale” erano...
È bene, per iniziare, mettere in fila alcuni dettagli (in particolare, le date) tratti dai “racconti” apparsi nella prima parte di questa storia, aggiungendo altri elementi da altre fonti. -1843 (circa), Louis Abram: il signor Bougnol detto Andrivet (di Saint-Paul de Fenouillet) incontra un pastore che fuma una pipa di radica; in pochi giorni produce ébauchons e pipe finite. -1849, Paul Émile Poitras: F....
Insomma, era una questione di avvoltoi. Come interpretarne il volo? Prevalse Romolo, che si accinse così a segnare con il solco dell’aratro il perimetro delle mura… Ma Remo con un balzo oltrepassò il solco, Romolo non tollerò l’oltraggio e lo trafisse con la spada! Dunque Roma si chiamò Roma e non Remora. Ce lo racconta Tito Livio. Spesso, mentre accade qualcosa di importante, ancora non ci si rende...